L’obbligo di iscrivere la propria PEC al registro delle imprese non è certo una novità. La Posta Elettronica Certificata è obbligatoria per le società dal 2008 che per le imprese individuali dal 2012. Per le aziende che fino ad ora, dopo oltre dieci anni, si sono defilate dall’obbligo, il Dl Semplificazioni svolta finalmente pagina e il fisco potrà applicare una multa fino a 2.064 euro a società e imprese. Il domicilio digitale/Pec diventa un prerequisito necessario per svolgere l’attività di impresa ed essere regolarmente iscritti nel registro delle imprese delle camere di commercio. Ecco le principali novità.
PEC Obbligatoria per Società e Imprese Individuali: Sanzioni Fino a 2.000 €
Tutte le società e imprese individuali sono obbligate a possedere e comunicare il proprio domicilio digitale, ovvero la casella di Posta Elettronica Certificata. Per chi ancora non vuole adeguarsi sono previste fino a 2.064 euro di multa.
Debutta il domicilio digitale
Il primo cambiamento è prettamente terminologico. Nel Codice dell’amministrazione digitale con il Dlgs 217/2017 è stato introdotto il cosiddetto «domicilio digitale», concetto più ampio rispetto alla Pec. Con “Domicilio digitale“, oltre alla PEC, sono compresi i servizi elettronici recapito certificato qualificato (Sercq), come definiti dal regolamento (Ue) 23 luglio 2014 n. 910 del Parlamento europeo (regolamento eIDAS). I servizi di Pec sono erogati da soggetti certificati dall’Agenzia per l’Italia digitale, come Aruba. Puoi acquistare una Pec Aruba anche con Pratiche.it!
Le sanzioni del fisco
A partire dall’1 ottobre il fisco potrà applicare una multa fino a 2.064 euro a società e imprese. Secondo il Decreto-Legge n. 76 del 16 luglio 2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, tutte le società e imprese dovranno munirsi e comunicare al Registro delle imprese il proprio domicilio digitale. Questo vale anche per le aziende con l’indirizzo scaduto o che ne hanno subito la cancellazione; la comunicazione, come detto precedentemente, è da effettuarsi entro l’1 ottobre 2020, altrimenti verrà applicata una sanzione pecuniaria, che può corrispondere fino a 2.064 euro. Nello specifico, le multe vanno da 30 a 1.548 euro per le imprese individuali e da 206 a 2.064 euro per le società, oltre, ovviamente, all’assegnazione di un nuovo indirizzo. Ma non è tutto: non comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata comporterà una diffida; e se la società dovesse continuare a non comunicare l’indirizzo PEC, si incorre in una sospensione dall’Albo o Elenco a cui è iscritti.
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Vantaggi della PEC
La PEC è uno strumento di incredibile utilità, sotto molti fronti. Può ad esempio sostituire la classica raccomandata con ricevuta di ritorno, perché ha a tutti gli effetti lo stesso valore legale. Può essere utilizzata per comunicare con la Pubblica Amministrazione, per ricevere le fatture elettroniche e molto altro ancora.