L'assegno al nucleo familiare, spesso conosciuto anche con la sua sigla ANF, è uno dei sostegni economici previsti dalla legge, erogato dall’INPS e messo a disposizione di lavoratori dipendenti e delle loro famiglie. L’assegno al nucleo familiare, a differenza del Bonus Bebè, l’aiuto economico a disposizione per i nuovi nati, è ricevuto dalla nascita fino al compimento dei 18 anni del figlio, con le eccezioni che vedremo di seguito.
Ma partiamo dal principio: spesso capire chi fa parte del nucleo familiare per usufruire degli assegni familiari crea non poca confusione. C’è infatti differenza tra famiglia anagrafica, nucleo familiare per Isee e nucleo familiare per assegni familiari. Per evitare inutili confusioni, in questo articolo analizzeremo solo il nucleo familiare per richiedere gli assegni familiari. Il nucleo familiare per gli assegni familiari è composto da:
- il lavoratore o il titolare della pensione che richiede gli assegni;
- il coniuge/parte di unione civile che non sia legalmente separato o sciolto da unione civile, anche se non convivente;
- i figli minorenni, conviventi o no;
- i figli maggiorenni inabili, che non siano sposati;
- i figli studenti o apprendisti, tra i 18 anni e i 21 anni, purché facenti parte di "nuclei numerosi", cioè nuclei familiari con almeno quattro figli tutti di età inferiore ai 26 anni;
- i fratelli, le sorelle del richiedente e i nipoti in casi particolari;
Inoltre, per gli Assegni al Nucleo Familiare, sono equiparati ai figli:
- i figli adottivi, affiliati, naturali legalmente riconosciuti;
- i figli nati dal precedente matrimonio del coniuge;
- i minori regolarmente affidati;
- i nipoti minori che vivono a carico del nonno/nonna.
Il nucleo familiare deve essere composto da più persone e il reddito complessivo deve essere inferiore a quello determinato ogni anno dalla legge.