Il certificato di attribuzione della Partita Iva, come vedremo, può servire in molti casi, come ad esempio in caso di cessazione di attività, di richiesta di finanziamento o in caso di procedure amministrative.

Ma di cosa si tratta e a cosa serve? Scopriamo insieme cos’è il certificato di attribuzione della Partita IVA, a chi richiederlo e quando viene richiesto.

Il certificato di attribuzione Partita IVA contiene al suo interno molte informazioni utili riguardo a una Partita IVA:

• attribuzione del numero di Partita IVA
• codice di attività ATECO che è stato registrato presso la Camera di Commercio competente per territorio
• dati anagrafici del titolare della Partita IVA
• indirizzo e tipo di società.

Se il titolare della Partita IVA è una persona fisica, sul documento si possono trovare anche il codice fiscale, il luogo e la data di nascita e l’indirizzo.

Il certificato di attribuzione di Partita IVA può essere necessario in molti casi:

• per accedere a un prestito o un mutuo
• per procedere alla cancellazione da un ordine professionale
• per cessare l’attività
• per l’apertura di utenze tipo luce, gas, acqua
• in tutti quei casi in cui è necessario dimostrare di essere possessori di partita IVA regolarmente iscritta all’Agenzia delle Entrate

Per richiedere il certificato va inoltrata la richiesta all’Agenzia delle Entrate: dal sito dell’Agenzia è possibile scaricare il modulo, compilarlo e presentarlo all’Agenzia stessa, sia tramite posta che in via telematica. In alternativa è possibile affidarsi a Pratiche.it, compilare il form con i propri dati e ricevere comodamente il documento via posta.