Prima di concedere un prestito, gli intermediari verificano gli eventuali precedenti di un cliente rispetto ad altre operazioni simili. Per capire se il proprio nome è stato inserito nelle banche dati creditizie è possibile eseguire una visura centrale rischi.
Prima di concedere un prestito, la banca o la finanziaria valuta molti elementi per giudicare un eventuale cliente come una persona affidabile e con tutte le carte in regola.
In alcuni casi la domanda potrebbe non andare a buon fine, perciò è importante sapere cosa fare in caso di prestito rifiutato, quando è possibile fare nuovamente domanda e soprattutto le ragioni dietro al rifiuto.
Perché un prestito viene rifiutato
Per quali ragioni possiamo vederci rifiutare un prestito? Possiamo individuarne diverse:
Reddito e patrimonio non adeguato - il reddito potrebbe essere insufficiente, e dunque la rata di rimborso sarebbe troppo elevata per lo stipendio o la pensione.
Situazione lavorativa non adeguata - la condizione lavorativa del richiedente non è adeguata a fornire le garanzie necessarie nel lungo periodo.
Troppe richieste di prestito - numero eccessivo di finanziamenti in corso e condizione debitoria eccessiva.
Domanda non corretta - informazioni nella domanda incorrette o incomplete.
Segnalazione di mancato prestito - precedente richiesta di prestito negata avvenuta negli ultimi 30 giorni.
Banche dati e sistemi d'informazione creditizia - presenza di segnalazioni al CRIF per ritardi nei pagamenti, mancati versamenti di una o più rate, oppure per un protesto.
Di solito le banche, prima di concedere un prestito, iniziano a verificare gli eventuali precedenti di un cliente rispetto ad altre operazioni simili.
Quando un prestito viene rifiutato si viene generalmente segnalati al CRIF, archivio informatico che contiene i dati sui finanziamenti richiesti ed erogati a privati e imprese.
La segnalazione di un prestito rifiutato è una prassi del tutto normale per poter mettere a conoscenza dell’accaduto le altre aziende del settore e di solito rimane nel database del sistema di informazione creditizia per 90 giorni. Passato quel termine, la segnalazione viene cancellata automaticamente.
Come scoprire la propria posizione debitoria
Per capire se il proprio nome è stato inserito nelle banche dati creditizie è possibile eseguire una visura centrale rischi.
Controllare la tua situazione CRIF ti servirà a comprendere le cause che hanno provocato il rifiuto.