La residenza fiscale di un individuo in Italia è definita attraverso l'applicazione di specifici criteri previsti dalla normativa italiana. Questi criteri possono essere suddivisi in due categorie: formali e sostanziali.

Criterio Formale:

• Iscrizione Anagrafica: L'iscrizione nelle anagrafi comunali della popolazione residente è un indicatore chiave. Questo implica una registrazione ufficiale presso il comune di residenza, che serve come prova primaria del luogo di residenza fiscale.

Criteri Sostanziali:

• Domicilio (Art. 43 co. 1 c.c.): Il domicilio è il luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Non è necessariamente il luogo di residenza abituale, ma è dove si concentra l'attività economica, sociale, familiare o professionale.
• Residenza (Art. 43 co. 2 c.c.): La residenza è intesa come il luogo in cui la persona vive abitualmente. È un concetto più legato alla vita quotidiana dell'individuo e ai suoi legami personali.

La legge prevede un requisito temporale di 183 giorni all'anno (184 in anni bisestili) per stabilire la residenza fiscale. Ciò significa che se una persona soddisfa uno dei criteri sopra elencati per più di metà dell'anno fiscale, è considerata residente fiscale in Italia.

Situazioni di Doppia Residenza

Convenzioni contro le Doppie Imposizioni: In casi di doppia residenza, dove un individuo può essere considerato residente fiscale in più di uno Stato, entrano in gioco le convenzioni internazionali contro le doppie imposizioni. Queste convenzioni contengono regole specifiche, note come "tie-breaker rules", per determinare in quale paese l'individuo è principalmente residente ai fini fiscali. Queste regole considerano vari fattori come il luogo di abitazione permanente, il centro degli interessi vitali (economici e personali), il luogo di soggiorno abituale e la nazionalità per stabilire la residenza fiscale prevalente.

In Italia, la residenza fiscale delle persone giuridiche, come società ed enti, è determinata secondo l'articolo 73, comma 3, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Questo articolo stabilisce tre criteri principali per stabilire la residenza fiscale:

1. Sede Legale: Questo criterio si riferisce alla localizzazione ufficiale della società o dell'ente, come registrata nei documenti legali. La sede legale è un criterio di collegamento giuridico-formale, che non necessariamente riflette il luogo effettivo di svolgimento delle attività operative.
2. Sede dell'Amministrazione: Questo criterio considera il luogo in cui si svolge la gestione e il controllo effettivo dell'entità. La sede dell'amministrazione richiede una valutazione più sostanziale del radicamento della società o dell'ente con lo Stato, valutando dove si prendono le decisioni cruciali e si gestiscono le attività principali.
3. Oggetto Principale dell'Attività Svolta: Si tratta del luogo in cui l'entità svolge la maggior parte delle sue attività operative o commerciali. Questo criterio esamina la localizzazione effettiva delle attività principali, al di là della mera presenza legale o amministrativa.

Situazioni Particolari:

• Gli Organismi di Investimento Collettivo di Risparmio (OICR) istituiti in Italia sono considerati residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla sede legale della società di gestione.
• I trust e istituti simili istituiti in Stati della White List sono considerati residenti in Italia se almeno uno dei disponenti o dei beneficiari è residente fiscale italiano.
• I trust istituiti in Stati non White List sono considerati residenti in Italia se, dopo la loro costituzione, si verifica un trasferimento di proprietà di beni immobili o diritti reali immobiliari da parte di un soggetto residente in Italia.

Il Certificato di Residenza Fiscale è un documento rilasciato dall'Agenzia delle Entrate che attesta la residenza fiscale di un'azienda o di una persona giuridica in Italia. È fondamentale per dimostrare la propria residenza fiscale all'estero, specialmente per usufruire dei benefici delle convenzioni contro le doppie imposizioni.

Questo documento può essere richiesto da persone fisiche residenti, società di capitali, enti commerciali e non, organismi di investimento collettivo del risparmio, e fondi pensione. Il certificato di residenza fiscale non è un documento pubblico e solamente il rappresentante legale dell'azienda potrà farne richiesta. Alternativamente la richiesta potrà essere fatta solamente da chi ha poteri di firma.

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