Tra le categorie catastali più comuni nelle case dei cittadini, sicuramente va menzionata la categoria catastale A2. Si tratta infatti della sigla che caratterizza gli immobili di tipo residenziale, o più specificamente, le "abitazioni di tipo civile". Ma cosa significa esattamente? E quali sono le sue implicazioni? Esploriamo insieme.

L'appartenenza a una categoria catastale, come la A2 o la categoria catastale A1, non è solo un formalismo burocratico. Essa rivela molte informazioni sull'immobile in questione, come il suo possibile uso e le sue caratteristiche costruttive e di suddivisione degli spazi. Abbiamo elencato qui le varie categorie catastali, dalla A alla F.

Nel dettaglio, gli immobili categorizzati come A2 sono unità immobiliari appartenenti a fabbricati con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello rispondente alle locali richieste di mercato per fabbricati di tipo residenziale. In altre parole, sono abitazioni di un certo pregio con caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di qualità. 

Per rientrare nella categoria catastale A2, un immobile deve rispettare alcuni specifici requisiti. Questi requisiti sono stabiliti per assicurare che l'immobile risponda a certi standard di qualità e comfort. Vediamoli nel dettaglio:

1. Metratura e consistenza: Un immobile A2 deve avere una metratura commerciale che supera i 100 metri quadri. Inoltre, la consistenza catastale deve essere superiore a 5,5 vani, garantendo così spazio sufficiente per una vita confortevole.
2. Bagni: L'immobile deve avere almeno 2 bagni. Questo assicura che l'immobile possa accogliere comodamente più persone o una famiglia.
3. Suddivisione degli spazi: È richiesta una chiara suddivisione tra la zona giorno e la zona notte. Questo contribuisce a garantire la privacy e il comfort dei residenti.
4. Consistenza del vano: Deve essere presente almeno un ambiente con consistenza uguale o maggiore alla consistenza massima del vano catastale. Questo significa che uno degli spazi dell'immobile deve essere di dimensioni considerevoli, contribuendo a rendere l'immobile confortevole e vivibile.
5. Finiture civili: Questo requisito si riferisce alla qualità delle rifiniture presenti nell'immobile. Le "finiture civili" indicano che i materiali utilizzati per le rifiniture, come pavimenti, rivestimenti e infissi, sono di buona qualità.

Epoca di costruzione: Infine, per rientrare nella categoria A2, l'immobile non deve essere stato costruito prima degli anni '70. Questo assicura che l'immobile rispetti certi standard costruttivi e normativi moderni.

Capire la differenza tra le categorie catastali A2 e A3 è fondamentale per avere un quadro più preciso della natura e del valore di un immobile. Queste due categorie, pur essendo entrambe destinate ad uso residenziale, presentano differenze significative in termini di caratteristiche costruttive e rifiniture.

La categoria A2 fa riferimento alle "abitazioni di tipo civile". Le unità immobiliari che rientrano in questa categoria fanno parte di fabbricati che rispettano specifiche caratteristiche costruttive, tecnologiche e di rifiniture di livello rispondenti alle locali richieste di mercato per fabbricati di tipo residenziale. Questi fabbricati sono costruiti con materiali di buona qualità e sono dotati di impianti moderni e funzionali. Le rifiniture, inoltre, sono di livello medio-alto, in linea con le richieste del mercato residenziale.

La categoria catastale A3, invece, comprende le "abitazioni di tipo economico". Questa categoria include unità immobiliari che, pur essendo adibite a residenza, presentano caratteristiche di economia sia nei materiali impiegati che nelle rifiniture, e con impianti tecnologici limitati ai soli indispensabili“. 

In sintesi, la differenza tra le due categorie risiede principalmente nella qualità dei materiali, nelle rifiniture e negli impianti presenti nell'immobile. Questi elementi influenzano la valutazione del valore dell'immobile sul mercato e, di conseguenza, la rendita catastale. La conseguenza è una minore rendita catastale e dunque un minore costo con riferimento alle tasse rispetto alla categoria A2. 

La categoria catastale di un immobile è un'informazione fondamentale che permette di comprendere la natura e le caratteristiche dell'immobile stesso. Questa informazione è disponibile attraverso una visura catastale.

La visura catastale è un documento ufficiale rilasciato dal Catasto e riporta le principali informazioni relative a un immobile, tra cui l'ubicazione, la categoria catastale, la consistenza e altri dettagli tecnici. In altre parole, fornisce una "fotografia" dell'immobile all'interno del territorio italiano.

Ottenere una visura catastale è un processo relativamente semplice e può essere effettuato anche online. Piattaforme come Pratiche.it, per esempio, offrono il servizio di ottenimento della visura catastale in modo rapido e sicuro. Per ottenere la visura catastale tramite Pratiche.it, dovrai fornire alcune informazioni relative all'immobile, come il comune e la provincia in cui si trova, o il nome del proprietario.

Dopo aver inserito le informazioni richieste, la piattaforma effettuerà una ricerca nel database del Catasto e, in pochi secondi, ti fornirà la visura catastale dell'immobile. Il documento sarà disponibile per il download e potrai consultarlo ogni volta che ne avrai bisogno.

Con la visura catastale a portata mano, potrai quindi conoscere la categoria catastale del tuo immobile, oltre a molte altre informazioni utili.