La PEC è pronta a varcare i confini nazionali
La Posta Elettronica Certificata (PEC), come emerso da un’indagine IDC, è uno strumento digitale che sta facendo risparmiare all’Italia 4 miliardi di euro e di cui si è recepito il vero valore: un’alternativa alla raccomandata A/R che semplifica la vita dei cittadini. Finora uno dei pochi limiti della PEC era probabilmente quello di essere utilizzabile solo in Italia. Ma non sarà più così.
La Posta Elettronica Certificata (PEC) è pronta a diventare a tutti gli effetti un sistema di recapito certificato qualificato utilizzabile in Europa. Questo traguardo essenziale consentirà a tutti gli utenti di utilizzare il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata anche per le comunicazioni verso utenti, enti ed imprese europee, mantenendo, sia in invio che in ricezione, il valore legale e la sicurezza che contraddistinguono lo strumento PEC. Questo pone di fatto le basi per la creazione di uno standard tecnologico che consentirà alla PEC di essere interoperabile a livello europeo.
È quanto emerso dal tavolo di lavoro che ha coinvolto AgID – Agenzia per l’Italia Digitale – e AssoCertificatori, Associazione dei Certificatori di Firma Digitale e dei Gestori di Posta Elettronica Certificata, di cui fa parte anche Aruba. L’azienda, Gestore Certificato che vanta oltre 7 milioni di caselle PEC attive, ha spiegato in dettaglio i criteri di utilizzo e i vantaggi che questa implementazione porterà all’utente finale.
Marco Mangiulli, CIO & Head of Software Development di Aruba, sottolinea quali saranno i vantaggi che questa implementazione porterà all’utente finale. “Prima di tutto, quello relativo all’interoperabilità europea: il modello sviluppato rende infatti possibile il dialogo tra sistemi di recapito certificato qualificato che adottano lo standard REM3 grazie alla definizione di un profilo base di interoperabilità e alla specifica degli elementi chiave della cosiddetta “Common Service Interface”, l’infrastruttura condivisa che rende possibile il delivery in scenari multi-provider e cross-border. Il nuovo servizio garantirà l’identificazione certa dei mittenti e dei destinatari, l’integrità del contenuto delle comunicazioni, l’opponibilità a terzi della data/ora d’invio e dell’avvenuto invio/ricezione dei messaggi”. La svolta è di grande importanza anche e soprattutto per le aziende, per le quali questo tipo di strumento potrà rendere più rapide e meno onerose alcune tipologie di comunicazione da e verso l’estero.
A trarne vantaggio non è solo l’interoperabilità europea, ma anche la presenza di un riferimento temporale certo e opponibile a terzi relativo a ciascuna comunicazione. “Si tratta di un aspetto estremamente importante soprattutto in casi d’uso quali le gare d’appalto, bandi e concorsi e in generale le iniziative in cui le scadenze sono criterio fondamentale di adesione o assegnazione di progetti, premi e simili.”