Sanzioni Pos, multe per chi non accetta pagamenti elettronici

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Sanzioni Pos

Al via le sanzioni POS per chi vende un bene o un servizio al pubblico e rifiuta pagamenti elettronici, anche di minimo importo.

Sanzioni per commercianti, artigiani e professionisti che non accettano dai clienti pagamenti elettronici con carte di credito prepagate o bancomat, via POS o app analoghe. In sostanza, a partire dal 1° luglio 2022 tutti i soggetti che forniscono un’attività di cessione di beni e servizi non potranno più rifiutare i pagamenti con carta.

Pos, a quanto ammontano le sanzioni e chi dovrà pagarle?

Così come previsto dal decreto legge n. 36 (il cosiddetto decreto Pnrr due”), “nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento (…) si applica nei confronti del medesimo soggetto la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento”.

Facciamo un esempio pratico: su un acquisto del valore di 100 euro, il commerciante che rifiuta un pagamento elettronico dovrà pagare una multa di 30 euro, a cui si aggiunge il 4% di 100 euro, per un totale di 34 euro.

Questa norma non si applicherà soltanto agli esercenti attività commerciali, ma a tutti coloro che vendono un bene o un servizio al pubblico: dai tassisti ai liberi professionisti, dalle edicole agli ambulanti, dai parrucchieri ai panettieri e ai fiorai. Commercianti, prestatori di servizi e professionisti, a prescindere dall’obbligo di emissione della fattura.

Eccezioni e chi fa i controlli 

Le sanzioni non si applicano “nei casi di oggettiva impossibilità tecnica” a ricevere pagamenti con le carte. 

Ma chi sarà tenuto ad accertare le possibili violazioni di chi rifiuta il pagamento tramite pos? L’accertamento spetta alla polizia giudiziaria e agli organi addetti al controllo sull’osservanza delle disposizioni. Ma affinché scatti l’accertamento e le sanzioni vengano davvero applicate, c’è bisogno di un ulteriore passaggio: la denuncia da parte del cliente al quale è stato rifiutato un pagamento con carta. Non tutti, ovviamente, saranno disposti a farlo.

Per tale motivo, secondo molti osservatori, nonostante la piena operatività di tale meccanismo, lo stesso sarà difficilmente attuabile. Gli accertamenti dovrebbero essere fatti a campione direttamente dagli organi di controllo preposti. Solo in questo caso si potrebbero ottenere i risultati sperati.

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