Visura Protesti: Che Cos’è e Come Richiederla Online
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La visura protesti è un documento rilasciato dalla Camera di Commercio che contiene l'elenco dei protesti di una persona o società
Vuoi fare affari con qualcuno, ma accertarti prima che sia affidabile noi pagamenti? La legge italiana ha previsto un modo semplice: si tratta della visura protesti, un documento ufficiale fornito dalla Camera di Commercio, attraverso il quale è possibile accertare se quel soggetto sia o meno protestato, vale a dire se abbia mancato nei passati cinque anni di onorare un debito, non pagando o rifiutando i titoli di credito emessi, come assegni, cambiali e vaglia cambiari. Si può richiedere la visura protesti anche per se stessi o per la propria società: sapere se si è iscritti nell’Elenco Ufficiale dei Protesti è importante. Se ci si trova in tale situazione, infatti, sarà quasi impossibile poter avere accesso al credito. Fortunatamente la legge italiana ha previsto anche degli strumenti per poter pareggiare i conti con il passato e cancellare il proprio nome da tale elenco.
Prima di vedere in casa consiste la visura protesti, facciamo un passo indietro per capire che cosa sia un protesto. Si tratta di un atto pubblico con il quale si attesta il mancato pagamento di un titolo di credito, nello specifico:
assegni bancari, circolari o postali;
cambiali, o tratta cambiali, cioè titoli che contengono l’ordine che un soggetto, detto traente, dà a un’altro, detto trattario, di pagare a un terzo, detto prenditore, una determinata somma di denaro;
vaglia cambiari, detti anche ‘pagherò’, che garantiscono al creditore di farsi pagare una determinata somma alla scadenza indicata sul titolo di credito.
Se l’assegno è stato emesso a vuoto ed è quindi impossibile incassarlo, se la cambiale non viene accettata o non pagata alla scadenza, il creditore può rivolgersi al cosiddetto ‘ufficiale levatore’, che per legge può essere:
l’ufficiale giudiziario competente per territorio;
il notaio;
Il segretario comunale, nei comuni che non sono sedi di notaio o ufficiale giudiziario o quando questi ultimi non sono disponibili.
Il creditore consegna dunque il titolo non pagato all’ufficiale levatore, che - servendosi di ausiliari, i cosiddetti 'presentatori' (il segretario comunale può inviare i messi comunali) - si reca al domicilio del debitore e richiede il pagamento. A fronte del rifiuto a pagare del creditore, l’ufficiale levatore redige il protesto, vale a dire l’atto pubblico con il quale si attesta l’avvenuta presentazione di una cambiale o di un assegno al debitore (protestato) e il rifiuto da parte di questo a pagare o accettare il titolo.
La legge italiana ha previsto che i protesti a carico di una persona o di un’azienda venissero pubblicizzati, così che chiunque abbia rapporti economici con queste possa venirne a conoscenza e tutelarsi. Questa pubblicità ha poi anche un effetto sanzionatorio nei confronti del protestato, per il quale diventa così quasi impossibile avere accesso al credito.
Se l’elenco dei protesti in passato era tenuto presso il tribunale e periodicamente trasmesso alla Camera di Commercio, dal 1995 gli ufficiali levatori entro il primo di ogni mese trasmettono l’elenco dei soggetti protestati fino al 26 del mese precedente direttamente alla Camera di Commercio competente per territorio, che - entro 10 giorni dalla trasmissione dell’elenco - dovrà inserirlo nel Registro Informatico dei Protesti.
Il protestato resta iscritto al registro per i successivi 5 anni, a meno che non gli sia concessa la riabilitazione, se:
Ha dimostrato il pagamento del titolo protestato;
È trascorso almeno un anno dalla levata del protesto;
In quell’anno non ha subito altri protesti.
La procedura è più complessa nel caso di mancato pagamento di un assegno. Trascorsi i 5 anni, in ogni caso, il protesto viene automaticamente cancellato.
La visura protesti è un documento ufficiale che contiene l’elenco dei protesti a carico di una persona o di un’azienda registrati negli ultimi 5 anni presso le Camere di Commercio. Eventuali protesti antecedenti - come detto - non si possono conoscere, perché vengon automaticamente cancellati dal Registro Informatico dei Protesti dopo 5 anni.
Si può richiedere la visura protesti per qualsiasi persona fisica o giuridica (azienda), anche servendosi delle agenzie online che offrono il servizio.
Se la ricerca nel Registro Informatico dei Protesti dà esito negativo, nel documento ufficiale rilasciato dalla Camera di Commercio viene comunque attestato che non ci sono protesti a carico di quella persona o azienda.
In caso di esito positivo, invece, la visura protesti contiene:
Indicazioni sul tipo di effetto del protesto;
L’importo;
La data di apertura;
La data di scadenza;
Il luogo di apertura;
La Camera di Commercio a cui è iscritta la persona o l'azienda;