Spesometro 2018 per Professionisti e Imprese: Scadenze e Istruzioni
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Conto alla rovescia per l’invio dello spesometro. Entro il 6 aprile deve essere effettuata la comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute nel secondo semestre 2017.
Tante novità per lo spesometro 2018: più tempo a disposizione per l'invio delle comunicazioni sui dati delle fatture emesse e ricevute da parte di titolari di partita Iva nel 2017, ma anche meno dati da inserire grazie allo spesometro “light”.
Il 2018 è l’ultimo anno dello spesometro, che prevede l’invio dei dati e delle fatture emesse e ricevute. Dal 2019 infatti, con l’obbligo della fattura elettronica anche nei rapporti B2B e B2C, non sarà più necessario lo spesometro. La fattura elettronica riguarderà innanzitutto i rifornimenti di carburante per liberi professionisti e aziende: da luglio 2018 diremo infatti addio alla scheda carburante.
Tornando al nostro spesometro 2018, vediamo insieme le scadenze, le novità spesometro 2018 e chi non è obbligato all’invio.
Spesometro 2018: le Scadenze
La prima scadenza da tenere a mente è quella del 6 aprile 2018, termine prorogato rispetto alla scadenza iniziale fissata al 28 febbraio 2018: si tratta della data entro cui bisognerà trasmettere lo spesometro secondo trimestre 2017 e correggere eventuali errori nei dati relativi al primo semestre 2017. Se hai inviato dati errati o incompleti avrai quindi la possibilità di correggersi nell’invio del secondo semestre, senza incorrere in antipatiche sanzioni.
Per quanto invece riguarda le fatture 2018, l’invio dello spesometro sarà effettuato a cadenza trimestrale (ogni 3 mesi). Solo per il 2018 i contribuenti hanno la possibilità di inviare i dati con cadenza semestrale (ogni 6 mesi)
Scadenze Spesometro Trimestrale:
I Trimestre: 31 maggio 2018
II Trimestre: 30 settembre 2018
III Trimestre: 30 novembre 2018
IV Trimestre: 28 febbraio 2019
Scadenze Spesometro Semestrale:
I Semestre: 30 Settembre 2018
II Semestre: 28 Febbraio 2019
Spesometro 2018: le Istruzioni
Per il 2018 è previsto l’invio dello spesometro in versione light, cioè evitando l’aggiunta di informazioni superflue come i dati anagrafici di dettaglio. I dati da comunicare per le fatture emesse e ricevute sono ridotti per tutti a:
partita IVA dei soggetti coinvolti nelle operazioni (codice fiscale per i soggetti privi di partita IVA);
data e numero della fattura;
base imponibile;
aliquota applicata;
tipologia dell’operazione ai fini dell’IVA nel caso in cui l’imposta non sia indicata in fattura.
Altre novità per le fatture di importo inferiore a 300 €: per le singole fatture emesse e ricevute con un importo inferiore a 300 € sarà possibile registrarle cumulativamente e trasmetterle con un documento riepilogativo, invece che indicarle una per una.
Per la compilazione dello spesometro 2018 dovrai inserire il Codice ATECO relativo alla tua attività. Non ricordi il tuo codice ATECO? Lo trovi all'interno di una visura camerale.