Ormai sembra certo: i motori dell’economia del nostro Paese si riaccenderanno il 4 maggio con la Fase 2, che porterà alla fine progressiva di questa quarantena.
Nella fase 2, per non dar vita a un disastro e vedere la nascita di nuovi focolai, è forse ancora più fondamentale responsabilizzarsi. Le aziende hanno l’obbligo di far lavorare i propri dipendenti in condizioni di sicurezza, il singolo lavoratore a sua volta deve rimanere a casa se ha sintomi influenzali o febbre oltre 37.5°
Nella cosiddetta “Fase 2” si procederà per gradi, ma naturalmente tutto dipende dall'indice R0: se ricominciasse a salire il calendario subirebbe delle variazioni e il governo sarebbe costretto a frenare. Ma prima di soffermarci sul calendario della cosiddetta “Fase 2” in base a quanto emerso finora, di seguito le misure di rimodulazione di spazi e postazioni di lavoro, dell’orario e dell’articolazione in turni, dei processi produttivi.