Area sanitaria senza fattura elettronica anche per l’anno 2023. A disporre lo slittamento ci ha pensato il decreto Milleproroghe. Si tratta di una misura attesa poiché la scadenza del 31.12.2022 in materia di disposizioni di semplificazione in tema di fatturazione elettronica per gli operatori sanitari, stava generando ansia negli operatori del comparto. Ricordiamo che l’obbligo generalizzato di emissione di fattura elettronica, introdotto nel 2019, non è mai stato operativo per la fatturazione delle prestazioni sanitarie, in virtù del regime di esonero a tutela della privacy dei pazienti. Lo stop, confermato anno dopo anno, nasce proprio dalla necessità di garantire la protezione di dati delicati come quelli sanitari e per la necessità di tutelare da questo punto di vista cittadini e cittadine.

Considerando che non sono state adottate misure in grado di garantire la tutela della privacy dei pazienti, l’articolo 3, comma 2 del Milleproroghe ha esteso l’esonero fino al 31 dicembre 2023.

Con le regole confermate anche per il 2023 è necessario emettere fatture seguendo le modalità tipiche della fatturazione cartacea e poi, se necessario, far transitare le informazioni dal Sistema Tessera Sanitaria. Stesso iter va seguito per eventuali documenti misti, in cui ci siano anche altre diverse voci di spesa.

Quando le prestazioni rese da tali soggetti riguardano, invece, consulenze, pareri e simili, che in quanto tali non sono soggette all’invio al Sistema Tessera Sanitaria, allora l’obbligo di emissione della fattura elettronica deve ritenersi già in vigore, anche per i medici in regime forfetario dal 1 luglio 2022.