Un Protesto è l’accertamento del mancato pagamento al beneficiario di una cambiale o vaglia cambiario entro la data di scadenza o di un assegno bancario o postale, e viene svolto da un Ufficiale Levatore: Notaio, Ufficiale Giudiziario, Segretario Comunale etc.).
I titoli protestabili sono:
- La cambiale tratta che contiene un ordine di pagamento;
- Il vaglia cambiario che contiene una promessa di pagamento;
- L’assegno bancario, circolare o postale, che invece, costituisce un mezzo e non uno strumento di pagamento.
Se questi titoli di credito non vengono onorati (e quindi il creditore non ottiene quanto dovuto), interviene il protesto, che costituisce l’atto pubblico con cui l’Ufficiale Levatore accerta la mancata accettazione o il mancato pagamento della cambiale e/o, dell’assegno bancario o postale.
Ciò determina l’apertura di un atto formale da parte del Pubblico Ufficiale levatore nei confronti del debitore, chiamato appunto "Avviso di Levata" con il quale si invia una comunicazione presso il domicilio del debitore, al fine di ottenere il pagamento dell’assegno e/o della cambiale scoperti.
Il protestato, nel caso di mancato pagamento protratto, subisce appunto il protesto e il titolo originale non pagato viene riconsegnato al creditore.
I Notai, gli Ufficiali Giudiziari e i Segretari Comunali, inviano gli elenchi dei protesti per la pubblicazione alla Camera di Commercio competente per territorio.
La Camera di Commercio, pubblica entro 10 giorni dalla comunicazione, i protesti levati dal giorno 27 di due mesi precedenti al giorno 26 del mese precedente (es. entro i primi 10 giorni di giugno si pubblicano i protesti levati dal 27 aprile al 26 maggio.