Bonus affitto: chi può richiederlo e modalità

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Il Bonus Affitto 2022 è un'agevolazione fiscale confermata anche per quest'anno. Vediamo quali sono i requisiti per richiederla e come fare ad ottenerla.

100 milioni di euro. Grazie al Decreto Aiuti, le famiglie con Isee basso possono richiedere ai singoli Comuni un contributo per il pagamento dei canoni d'affitto. Il cosiddetto bonus affitto aiuterà le famiglie in difficoltà che potranno farne richiesta presso il proprio comune di residenza e avere un aiuto nella gestione di una delle principali voci di spesa fissa.

Lo scopo del provvedimento è chiaro e comune a tutte le realtà, ossia offrire un prezioso aiuto a chi ha maggiore difficoltà nel pagare il canone di locazione, ma le modalità di applicazione sono differenti e possono cambiare in base a dove ci si trova.

È dunque bene rivolgersi al Comune di riferimento innanzitutto per capire se è stato attivato un bando e, in secondo luogo, per conoscere i requisiti richiesti e reperire informazioni quali la soglia ISEE prevista dal comune per poter ottenere il bonus.

I requisiti

Indipendentemente dalla tipologia di contratto di locazione che hai scelto (ad esempio, a canone libero, concordato, convenzionato o transitorio), puoi fare domanda per il Bonus affitto 2022, partecipando al bando istituito dai Comuni, ma devi avere determinati requisiti.

Come detto poco sopra, non tutti i comuni hanno attivato un bando e la soglia ISEE che permette di accedere alle risorse del Fondo nazionale per il sostegno alla locazione è decisa dal proprio Comune di residenza. Esistono però alcuni requisiti sempre necessari per poter richiedere l’agevolazione. Questi sono:

  • essere residente (residenza anagrafica) nel Comune che pubblica il bando e nella casa per cui vuoi richiedere il contributo affitto;
  • essere cittadino italiano o di uno Stato dell’Ue o avere un regolare permesso di soggiorno;
  • essere titolare di un contratto di locazione registrato e a uso abitativo.

A questi requisiti “base” se ne aggiungono altri altrettanto importanti, tra cui:

  • essere in regola con il pagamento del canone di affitto;
  • non essere proprietario di altri immobili;
  • non essere fruitore di altre forme di sostegno legate alla casa, ossia non beneficiare di un alloggio di edilizia agevolata convenzionata e non ricevere già altre forme di aiuto economico per il pagamento del canone di locazione.

Bisogna in prima istanza verificare se il proprio comune di residenza ha pubblicato il bando relativo all’incentivo e controllare requisiti, modalità di richiesta e scadenza dello stesso. 

Di solito, la documentazione necessaria va presentata online, accedendo tramite SPID, CIE o la Carta Nazionale dei Servizi. Il Comune, una volta raccolte tutte le domande, stilerà prima una graduatoria provvisoria e poi definitiva. L’importo a disposizione verrà diviso dal Governo tra le regioni e queste ultime dovranno, infine, suddividere la cifra, a loro volta, tra i propri comuni

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