Requisiti, adempimenti, orizzonte temporale, limiti di spesa sono solo alcuni degli aspetti che il proprietario di un immobile dovrà valutare in caso di richiesta di bonus edilizi, come il Superbonus 110%.
Tra le prime azioni per chi intende ristrutturare un edificio, c'è la verifica della titolarità. Ai fini dell'accesso alle detrazioni fiscali è infatti essenziale la fase di definizione delle caratteristiche dell'immobile, sia dal punto di vista dei requisiti oggettivi, sia di quelli soggettivi.
Se non si detiene la piena proprietà si può infatti incappare in diverse problematiche, non solo legate al bonus fiscale di cui si intende beneficiare, ma anche alla regolarità della pratica edilizia, che presuppone sempre la titolarità dell’immobile da parte di chi la presenta o il consenso degli altri comproprietari.
Il catasto è l'archivio che custodisce il censimento dei beni immobili esistenti sul territorio Italiano: tuttavia, non è probante e la sua finalità è unicamente di natura tributaria.
Se si cercano informazioni sulla titolarità del bene, è indispensabile procedere alle visure presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari e a controllare gli ultimi passaggi di proprietà.
È presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari che sono archiviati tutti i documenti che attestano i passaggi di proprietà degli immobili, comprese le ipoteche, i privilegi e i diritti su di essi.
Per essere sicuri della proprietà di un bene occorre pertanto incrociare i dati risultanti dalla visura catastale, che ci indicherà la natura del bene e la sua storia in tema di identificazione con foglio, mappale e subalterno, con i dati risultanti in conservatoria. Se non risultano discrepanze tra le visure catastali e quelle della conservatoria, potremo dire di avere un corretto allineamento (necessario per procedere, ad esempio, a un atto di trasferimento) ed una certezza sulla titolarità del diritto.