Indipendentemente dalla tipologia di contratto di locazione stipulato, la mancata registrazione del contratto implica rischi significativi per proprietario e inquilino, che possono andare dalla restituzione del canone di locazione, alla mancanza di preavviso alla conclusione dell’affitto, fino ad arrivare a sanzioni per l’imposta di registro non pagata. La registrazione del contratto è la prova dell’esistenza stessa del contratto, ed è questo che tutela sia il proprietario che l’inquilino.
La domanda che molti padroni di casa si pongono è se un contratto di affitto non registrato è valido. Chiariamo subito che per legge, un contratto di affitto non registrato è nullo. Ma nella pratica cosa comporta la nullità del contratto?
I padroni di casa che per risparmiare qualche soldo dall’imposta di registro e di bollo optano per l’affitto in nero, in realtà si stanno esponendo a rischi molto grossi. Se infatti un contratto non è registrato, l’inquilino non è tenuto a rispettarlo.
Tanto per cominciare, come chiarito da una recente sentenza della Corte di Cassazione, i pagamenti che sono derivati dal canone di locazione non registrato sono da considerarsi pagamenti illegittimi, e di conseguenza,
- l’inquilino non è tenuto a corrispondere il canone di affitto
- l’inquilino può chiedere la restituzione dei canoni di affitto corrisposti in passato, fino a quando il contratto è rimasto “in nero”
Ma c’è ben altro, perché l’inquilino non è tenuto a rispettare i termini di durata dell’affitto (come invece avviene con un contratto regolare) e può lasciare l’appartamento in qualsiasi momento, anche senza dare il minimo preavviso.
Se, al contrario, è il proprietario che decide di mandare via l’inquilino moroso, senza il contratto non può procedere con lo sfratto esecutivo per mandare via l’inquilino, ma dovrà effettuare una causa ordinaria di occupazione senza titolo (cioè senza contratto) con costi e tempi ben maggiori.
Sono inoltre previste delle sanzioni amministrative per chi omette di registrare il contratto: sanzione dal 120% al 240% dell’imposta di registro dovuta. L’importo minimo della sanzione è di 200 euro, ed è dimezzata per l’affitto degli immobili ad uso commerciale.
In conclusione, anche se decidere di non registrare un contratto di affitto può a primo sguardo sembrare la soluzione più economica, comporta in realtà grossi rischi.