Oramai è da due anni che i tassi legati ai finanziamenti per comprare casa sono fermi a livelli bassissimi, grazie a una politica monetaria accomodante (ovvero propensa a ridurre i tassi d’interesse e ad un maggiore supporto finanziario) della Bce. I bassi tassi di interesse movimentano il settore dei mutui, sia per l’acquisto di una casa che per la surroga di un mutuo già esistente.
Ufficialmente, il tasso di riferimento della Bce è a “zero” da marzo 2016, mentre il tasso sui depositi è stato portato a settembre 2019 al -0,50% (ovvero il tasso che le banche devono pagare sui depositi presso la Bce).
- L’Euribor a 1 mese e a 3 mesi, sul quale si costruiscono - con l'aggiunta di uno spread da parte delle banche - i tassi variabili, valgono rispettivamente -0,451% e -0,386%.
- L’Irs (Tasso interbancario di riferimento utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui a tasso fisso) vale lo 0,56% a 25 e 30 anni. Sul totale delle nuove erogazioni di mutui oltre l'80% sono mutui a tasso fisso
L’ammontare dei mutui concessi alle famiglie presenta una variazione positiva di +2,4% su base annua.
I tassi di interesse ai minimi storici sono dunque un vantaggio importante per chi oggi decide di accendere un mutuo. Ma quali sono i documenti necessari per accedere a un mutuo? Ricordiamo che ogni banca ha le sue procedure, ma in generale gli Istituti Bancari richiedono una documentazione standard (documenti anagrafici, documenti riguardanti il reddito e documenti inerenti l’immobile).