L’alternanza scuola-lavoro è un’esperienza che permette ai giovani studenti di acquisire competenze e abilità che potranno essere utili quando sarà il momento di inserirsi nel mondo del lavoro. Come spiega anche il Ministero dell’Istruzione, l’alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi.
L’alternanza scuola-lavoro permette in altre parole di avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro, permettendo agli studenti di comprendere meglio le loro abilità e competenze, acquisendo allo stesso tempo delle competenze più pratiche e specifiche.
L’alternanza scuola-lavoro è una tappa diventata obbligatoria dopo la riforma della Buona Scuola apportata dalla legge 107/2015 ed è rivolto agli studenti:
- negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore
- nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio.
Ma come funziona nella pratica l’alternanza scuola-lavoro?