La linea di confine tra due proprietà segna il punto in cui finisce una proprietà e ne inizia un’altra. Generalmente questa linea è ben definita da alcuni segni (muri, paletti, recinzioni, staccionate ecc.) posti per evitare il sorgere di dubbi sul confine tra proprietà.
Può tuttavia capitare che il confine non sia ben definito, oppure che, sebbene esista una demarcazione visibile, questa non sia in grado di separare in modo certo e definitivo i fondi. Una condizione che determina un’incertezza sulla linea di confine dei fondi limitrofi, appartenenti a proprietari diversi e la conseguente necessità di stabilire i reali limiti delle proprietà in oggetto.
A questo scopo vengono individuati i confini catastali, cioè i limiti di un bene immobile così come individuati al Catasto: si tratta della linea sulle mappe catastali che delimita il perimetro di una proprietà. La mappa catastale è la rappresentazione grafica del territorio, al cui interno sono riportate strade, corsi d’acqua, ingombri dei fabbricati, terreni.
In alcuni casi riportare in loco i confini catastali è essenziale, ad esempio, nel caso in cui si voglia vendere/acquistare un terreno, se sorge una controversia con un vicino per il regolamento dei confini, oppure se è necessario dividere tra coeredi un terreno.