Superbonus 110: proroga, semplificazioni per condomini e altre novità

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Le modifiche del Superbonus 110% previste dal Governo: estensione ad alberghi e pensioni, proroga fino al 2023.

Cos’è il Superbonus

Il Superbonus 110% è una misura di incentivazione introdotta dal D.L. “Rilancio” 19 maggio 2020, n. 34, che punta a rendere più efficienti e più sicure le abitazioni. Il meccanismo prevede che gli interventi possano essere svolti anche a costo zero per il cittadino.

Il Superbonus si suddivide in due tipologie di interventi:

  • il Super Ecobonus agevola i lavori di efficientamento energetico;
  • il Super Sismabonus incentiva quelli di adeguamento antisismico. 

L’incentivo consiste in una detrazione del 110% che si applica sulle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali e, per la parte di spesa sostenuta nell'anno 2022, in quattro quote annuali di pari importo.

Ai fini della certificazione del miglioramento delle due classi energetiche, il tecnico dovrà compilare le due attestazioni di prestazione energetica (APE), sia prima che dopo l’esecuzione dei lavori, da allegare all’asseverazione.

Superbonus 110% tra proroga e semplificazioni

Il prolungamento del Superbonus al 110% fino al 2023 non è presente nel Pnrr (Piano nazionale di ripartenza e resilienza collegato al Recovery fund), ma il premier Draghi parlando all’Aula il 27 aprile ha spiegato che la misura è tra i tasselli economici fondamentali per la ripresa del Paese e per questo va semplificato e prorogato, impegnandosi a inserire in legge di Bilancio le risorse per coprire fino a tutto il 2023.

Più semplice per i condomini

L’obiettivo è lo snellimento delle procedure per rendere più semplice l’accesso al Superbonus per i condomini.

Semaforo verde anche a quelli che hanno in corso «domande di condono edilizio». L’obiettivo è di evitare che eventuali «irregolarità» riferibili a «una singola unità immobiliare» impediscano agli altri appartamenti di acquisire la certificazione di «stato legittimo» e accedere così al Superbonus. Qualora però la richiesta di sanatoria venisse successivamente respinta, si legge nella bozza, scatterebbe la revoca delle agevolazioni. Ma c’è di più: nella bozza del decreto Investimenti, approvato il 29 aprile dal Cdm, viene stabilito che i condomini possano usufruire del Superbonus per tutto il 2022 senza bisogno di aver completato almeno il 60% dei lavori entro giugno, come prevedevano le regole finora.

Alberghi e pensioni

Tra le novità allo studio del Governo c’è anche l'estensione del Superbonus al 110% anche agli interventi effettuati su immobili con classe catastale D2, vale a dire alberghi e pensioni, prima non considerate. Con la nuova norma, anche alberghi e pensioni potrebbero applicare l’aliquota al 110% per interventi di isolamento termico sugli involucri, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, interventi antisismici.

Abusi edilizi

L’abuso edilizio non ancora sanato non è un impedimento all’ottenimento del Superbonus al 110%.

La bozza del decreto Semplificazioni prevede che il Superbonus possa essere richiesto anche in quei casi in cui per gli immobili sia in corso una pratica di condono (che può essere presentata ai Comuni in base alle norme sugli abusi edilizi). 

Come prima cosa, per poter iniziare i lavori di ristrutturazione e chiedere il Super bonus, bisogna incaricare un tecnico abilitato che avrà il compito di certificare mediante asseverazione di conformità urbanistica l’assenza di irregolarità presenti sull’immobile o, diversamente, la presenza di «difformità edilizie», quando cioè tra le planimetrie depositate presso Comune e Catasto e lo stato reale dell’immobile ci sono delle incongruenze. In caso di edifici antichi, queste possono esserci per l’approssimazione con la quale si disegnavano e si depositavano le planimetrie prima della Seconda guerra mondiale, ma in tutti gli altri casi sono il frutto di interventi non dichiarati di modifica della struttura, delle finestre, delle scale, se non addirittura una difformità originaria, ovvero quando l’opera è stata fin dall’inizio realizzata in assenza dell’autorizzazione della pubblica amministrazione o non rispettando il progetto depositato in Comune. In tutti questi casi siamo nei cosiddetti «abusi edilizi».

In caso di esito negativo della pratica di condono, però, le detrazioni e i vantaggi ricevuti dovranno essere restituiti.

Meno burocrazia

Fondamentale, e strettamente connesso al superbonus 110, è la semplificazione della burocrazia, grande e vero ostacolo a tutto il sistema economico italiano, con intoppi e permessi che richiedono anche sei mesi di tempo. Quindi, scopo delle misure che il Governo adotterà è quello di accelerare l'efficientamento energetico e la rigenerazione urbana, superando e cancellando gli ostacoli burocratici all'utilizzo del Superbonus 110.

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