PEC sarà riconosciuta in Europa nel 2024: un beneficio per 15 milioni di utenti

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La PEC italiana sarà riconosciuta in Europa nel 2024. Questa evoluzione, attesa dopo 18 anni dall'introduzione in Italia, beneficerà 15 milioni di utenti. L'innovazione promuove comunicazioni sicure, digitali e l'Italia guida l'iniziativa europea in questo settore.

18 anni dopo la sua introduzione in Italia, i 15 milioni di utenti della PEC (posta elettronica certificata) avranno l'opportunità di estendere il suo uso al di fuori dei confini nazionali, senza l'esigenza di strumenti aggiuntivi.

Ciò facilita non solo chi possiede una PEC in Italia, ma anche chi vive in qualsiasi parte dell'Unione Europea. Anche al di fuori dei confini italiani, la PEC garantirà l'autenticità del mittente e del destinatario, l'integrità del contenuto e la registrazione precisa del momento di invio e ricezione. Queste caratteristiche sono cruciali per comunicazioni ufficiali, contatti con università, partecipazione a gare e concorsi, iscrizioni e anche per la risoluzione dei contratti, tra gli altri usi.

L'introduzione della PEC a livello europeo è prevista per l'inizio del 2024. Aruba, uno dei principali fornitori di PEC in Italia, dichiara di essere pronta ad allinearsi agli standard europei. Stefano Sordi, general manager di Aruba, ha sottolineato l'importanza del ruolo guida dell'Italia in questo ambito, evidenziando come la PEC abbia resistito al tempo, promuovendo un ambiente “paperless” e migliorando le comunicazioni.

Le statistiche fornite dall'Agenzia per l'Italia Digitale (Agid) mostrano che nel 2021, la PEC ha visto un volume medio giornaliero di 6,8 milioni di messaggi, e solo nei mesi di maggio e giugno 2022, ha quasi toccato i 500 milioni. Il servizio ha guadagnato popolarità in quanto offre vantaggi come digitalizzazione, validità legale delle comunicazioni, efficienza, e riduzione dei costi rispetto ai metodi tradizionali. Queste qualità hanno suscitato l'interesse delle autorità europee in linea con le loro iniziative di digitalizzazione.

Sordi ha espresso orgoglio per il riconoscimento internazionale di una soluzione italiana, con l'ambizione di estendere ulteriormente i servizi. Ha anche menzionato l'importanza dell'Indice nazionale dei domicili digitali, introdotto lo scorso luglio, che ha ampliato l'uso della PEC nel settore pubblico italiano.

Concludendo, Sordi prevede che la PEC possa diventare un unico punto di riferimento per tutte le comunicazioni ufficiali a livello europeo, sottolineando i vantaggi economici e ambientali che offre. L'adesione alla PEC dimostra il forte impegno dell'Italia nella trasformazione digitale e il suo contributo al panorama europeo.

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