Se hai un immobile disponibile, metterlo in affitto potrebbe essere una buona scelta di investimento per avere una rendita mensile su un appartamento altrimenti vuoto e soggetto all’invecchiamento. Ma è necessario innanzitutto seguire delle regole ben precise per la registrazione del contratto e per pagare le tasse. Com’è ovvio, anche il reddito derivante da locazione è soggetto a svariate imposte ma ti basterà scegliere il regime fiscale più adatto per risparmiare.
3 Passi per Affittare Casa: Requisiti, Documenti e Tasse

Affittare casa ti permette di avere una rendita mensile su un appartamento. Ecco tutto quello che ti serve sapere e che dovrai fare per affittare un immobile
1. Requisiti per Affittare Casa

Per affittare casa dovrai innanzitutto soddisfare alcuni requisiti di legge e assicurarti dell’effettiva funzionalità dell’immobile. In particolare:
- controlla la messa a norma di tutti gli impianti;
- assicurati del funzionamento degli elettrodomestici inclusi nell’affitto;
- controlla che non gravino ipoteche o pignoramenti sull’immobile;
- procurati la certificazione energetica dell’immobile (ACE), obbligatoria quando si affitta o vende casa
2. Documenti per Affittare Casa
Per registrare il contratto di locazione assicurati di avere a portata di mano i seguenti documenti.
Locatore:
- documento di identità e codice fiscale
- piantina dell’immobile
- visura catastale
- attestato di prestazione energetica
Inquilino:
- documento di identità e codice fiscale (anche dei familiari o delle persone conviventi),
- ultime buste paga o ultimo CUD (se dipendente), ultimo modello Unico e visura camerale (se lavoratore autonomo).
Entro 30 giorni dalla firma del contratto di locazione, sta al proprietario registrare il contratto di locazione presso l’Agenzia delle Entrate. In particolare ti serviranno:
- Due copie del contratto di affitto firmate;
- Modello RLI compilato;
- Ricevuta di pagamento dell’imposta di registro effettuata con Modello F24 Elementi identificativi;
- Contrassegni telematici per il pagamento dell’imposta di bollo (ex marca da bollo), con data di emissione non successiva alla data di stipula, dell’importo di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe;
Puoi anche decidere di registrare il contratto di locazione anche online utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Questa modalità è obbligatoria per gli agenti immobiliari e i possessori di almeno 10 immobili, facoltativa per tutti gli altri. La registrazione online può essere fatta tramite un CAF oppure, autonomamente, scaricando dal sito dell’Agenzia i software Siria o Iris.
Tasse per Affittare Casa

Affittare casa è senza dubbio una fonte di reddito, ma ci sono anche dei costi! Se da un lato ti permette di avere un’entrata in più, tieni in considerazione anche l’ammontare delle tasse da pagare.
Le prime tasse sono imposta di registro e imposta di bollo da pagare al momento della registrazione del contratto (a meno che non si opti per la cedolare secca). Potrai decidere di pagare l’imposta di registro annualmente, oppure in un’unica soluzione per tutta la durata del contratto, ottenendo così uno sconto.
Un proprietario di un’immobile dovrà dichiarare di percepire un canone di affitto nella dichiarazione dei redditi: i canoni di locazione rappresentano infatti reddito tassabile a tutti gli effetti:
- In caso di regime di tassazione ordinaria, le tasse variano in base agli scaglioni IRPEF
- In caso di cedolare secca, indipendentemente dal reddito, si pagherà un’imposta sostitutiva fissa pari al 21% (ridotta al 10% nei casi previsti).
C’è poi la nuova Imu 2020, la tassa unica che unisce Tasi e Imu: se con la vecchia Tasi anche gli inquilini pagavano una quota percentuale dell’imposta, dal 2020 sarà invece interamente a carico del proprietario dell’immobile.