Proprio come gli elettrodomestici, anche le unità immobiliari sono classificate secondo dei parametri di riferimento su scala, che individuano l'efficienza energetica.
Un edificio viene classificato secondo le possibili classi energetiche di riferimento individuate da lettere (A, B, C, D, E, F, G) in base al fabbisogno energetico. La classe migliore in assoluto è A4, la più bassa invece la G.
10 classi energetiche: dalla più alla meno efficiente
Esistono 10 classi energetiche, indicate con il valore di Indice di Prestazione Energetica (EPgl), detto anche Indice di Consumo. Le classi energetiche considerano il fabbisogno di energia, derivante da risorse non rinnovabili.
I valori sono:
- A: minore di 1,00 EPgl: La classe energetica A (ulteriormente suddivisa nelle classi A1, A2, A3 ed A4) rappresenta l’eccellenza sotto il profilo dell’abbattimento dei consumi e della tutela dell’ambiente. Una casa in classe A è un’abitazione ad impatto energetico quasi zero: senza alcun spreco di kWh di energia elettrica e di Smc di gas metano, ogni consumo è finalizzato al riscaldamento e al corretto funzionamento della casa.
- B: maggiore di 1,00 EPgl e minore di 1,20 EPgl: Gli immobili in classe energetica B sono stati oggetto di tutti gli interventi di riqualificazione della classe C e, in più, sono stati effettuati lavori sulla parte esterna della casa con la sostituzione di tutti i serramenti.
- C: maggiore di 1,20 EPgl e minore di 1,50 EPgl: Gli interventi sugli immobili in classe energetica C hanno reso la costruzione più efficiente. Termosifoni con valvole termostatiche a bassa inerzia con contabilizzazione indiretta del calore, caldaia a condensazione e sostituzione della pompa di.
- D: maggiore di 1,50 EPgl e minore di 2,00 EPgl: Gli edifici in classe energetica D sono abitazioni costruite una quindicina di anni fa, hanno una buona coibentazione del tetto e un maggiore spessore dei muri perimetrali.
- E: maggiore di 2,00 EPgl e minore di 2,60 EPgl: Tipica degli edifici costruiti tra gli anni ’70 e gli anni ’90, la classe energetica E riguarda le abitazioni in cui è presente una caldaia a metano che, in tempi non recentissimi, è andata a sostituire quella a gasolio. Anche se di qualità costruttiva non elevata, negli anni sono stati effettuati, con materiali e tecniche non ancora del tutto efficienti, opere di coibentazione del tetto e altri interventi finalizzati a migliorare la dispersione di energia.
- F: maggiore di 2,60 EPgl e minore di 3,50 EPgl: gli edifici in classe energetica F sono perlopiù abitazioni degli anni ’70 e ’80 che si presentano allo stato originario. Gli impianti di riscaldamento sono obsoleti; gli infissi sono vecchi ed usurati; l’isolamento delle pareti, della copertura e dei solai si rivela inadeguato.
- G: maggiore di 3,50 EPgl: la classe energetica G è la meno efficiente dal punto di vista energetico. Ne fanno parte i vecchi immobili in muratura privi di coibentazione, non dotati di riscaldamento o con caratteristiche strutturali tali da non garantire il mantenimento del calore al loro interno.
Come calcolare la classe energetica di una casa? Solo un esperto, dopo una perizia, può stabilire e attribuire l’effettiva classe energetica