Scadenza IMU 2020 in arrivo: cosa cambia dal 16 giugno

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Dal 16 giugno scatta la nuova Imu, che accorpa anche la Tasi. Rimane l'esenzione per la prima casa, mentre viene cancellato l'acconto per case vacanza, b&b e affitti brevi.

Martedì 16 giugno debutta la nuova Imu: la novità dell'Imposta municipale è l'accorpamento tra la vecchia Imu e la Tasi (la quale è stata abolita).

Non c'è però alcuno sconto perché l'aliquota di base è stata aumentata di un punto proprio per assorbire l'imposta cancellata. In più per quest'anno i Comuni potranno mantenere tutte le maggiorazioni del passato, e la rata di acconto deve risultare esattamente pari alla metà di quanto pagato, nel 2019, sommando Imu e Tasi.

La buona notizia è che i proprietari di appartamenti che vengono affittati stagionalmente non dovranno versare alcun acconto.

Prima casa sempre Esente

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Per la prima casa sono confermate tutte le regole del passato: è sempre esentata dal pagamento la prima casa, cioè l'immobile nel quale il proprietario abita ed è anagraficamente residente. Non conta il numero delle case possedute ma solo l'uso diretto, fin quando un proprietario non va ad abitare in una casa che ha acquistato dovrà comunque pagare l'imposta. Inoltre, sono considerate prima casa, e quindi esenti, anche le abitazioni del personale delle Forze armate anche se non residenti, gli appartamenti degli anziani trasferiti nelle case di cura (se non dati in locazione ad altri).

Nessun acconto per le case vacanze

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Grazie al Decreto Rilancio, non dovranno versare la rata di acconto non solo le strutture turistiche, ma anche i proprietari di case vacanze, bed & breakfast ed appartamenti destinati alle locazioni stagionali o agli affitti brevi. Con questa mossa, il governo ha deciso di tendere una mano anche ai privati che gestiscono queste strutture. L'unico vincolo è che dovrà essere il proprietario ad occuparsi direttamente dell'appartamento. Stessa esenzione anche per chi gestisce campeggi.

Rinvio a dicembre per chi ha comprato quest'anno

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Dal momento che la prima rata vale la metà di quanto versato per Imu e Tasi nel 2019, non è possibile calcolare correttamente l'importo che il nuovo proprietario dovrà versare. Per questo motivo, se ne riparlerà a dicembre. Invece, come si legge in una nota del Ministero dell'Economia, chi ha comprato una casa nel 2020 potrà evitare la prima rata e versare direttamente tutto a saldo. Un'altra buona notizia per i nuovi proprietari, che nel caso volessero intraprendere lavori di efficientamento energetico potrebbero usufruire del vantaggioso Ecobonus al 110%.

Anche chi avesse ereditato una casa nell'anno in corso non dovrà versare nulla, perché lo scorso anno l'immobile non si possedeva. Nel caso specifico dell'eredità, comunque, l'Imu non è mai dovuta quando si tratta dell'ex casa di famiglia abitata dal coniuge superstite: in questo caso, infatti, è previsto il diritto di abitazione sull'immobile, a prescindere dal fatto che ci siano anche altri eredi.

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