Fermo Amministrativo: 5 false Notizie che Girano sul Web

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Sul Fermo Amministrativo girano spesso false notizie e convinzioni, ma molte di queste potrebbero addirittura aggravare la situazione, con gravi multe e sanzioni.

Quando si parla di fermo amministrativo, internet brulica di false notizie, diffuse il più delle volte per sensazionalismo o per semplice ignoranza, ma tutte senza alcun fondo di verità. Come molti già sapranno, il fermo amministrativo è una misura cautelare che l’Agenzia delle Entrate Riscossione può iscrivere al PRA (il Pubblico Registro Automobilistico) sulle auto di proprietà di chi non paga le cartelle esattoriali. L'argomento fermo amministrativo non è di certo nuovo sul nostro blog. Abbiamo già trattato come comportarsi in caso di Rottamazione di un Veicolo con Fermo Amministrativo, ma anche su Quando Scatta il Fermo Amministrativo in Caso di Bollo Auto Non Pagato. In questo articolo cerchiamo di scovare tutte le false notizie che circolano sul fermo amministrativo, dalla sua illegittimità su un’auto usata da un dipendente per recarsi a lavoro alla possibilità di rottamare il veicolo.

1. Con il fermo amministrativo non pago il bollo

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Prima classificata, troviamo la convinzione che un veicolo su cui sia iscritto il fermo amministrativo non ci sia più l’obbligo di pagare il bollo auto. Falso! Il bollo auto è una tassa di possesso e va pagato solo per il fatto di possedere l’auto, indipendentemente dal fatto che il veicolo sia fermo o in circolazione. Se l’Agente della riscossione iscrive il fermo amministrativo, è dovere del cittadino continuare a pagare il bollo auto, come precisa la Corte Costituzionale nella sentenza n. 47/2017.

2. Il fermo amministrativo è illegittimo se l’auto mi serve per andare a lavoro

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La seconda classificata è una convinzione non del tutto vera. Si crede spesso che il fermo amministrativo non possa essere iscritto se l’auto serve per recarsi al lavoro, e che in questo caso sia illegittimo. In parte è così, perché la legge esclude il fermo amministrativo su un’auto strumentale all’esercizio dell’attività di impresa o professionale: si deve trattare di un mezzo strumentale, possibilmente iscritto nel registro dei beni ammortizzabili. Si tratta ad esempio, di una ruspa per un’impresa edile o di un’auto per un agente di commercio.

Come evidente, un lavoratore dipendente non è né un’impresa né un libero professionista: anche se il veicolo è utilizzato per recarsi a lavoro, in caso di lavoratore dipendente non si può parlare di fermo amministrativo illegittimo.

Ricordiamo che se si circola con un veicolo in fermo amministrativo si rischia una multa da 770 € a 3.114 €.

3. Con il fermo amministrativo posso demolire o esportare l’auto

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Un’altra falsa convinzione è quella che vede possibile demolire un auto con fermo amministrativo o esportarla all’estero. La norma impedisce di cancellare dal PRA un veicolo con fermo amministrativo, che di conseguenza non può essere demolito o esportato all’estero. Demolire un auto con fermo amministrativo è quindi vietato, a meno che il veicolo non sia funzionante, o abbia rilevanti danni meccanici o di carrozzeria dichiarati da un meccanico, da vigili urbani o da soccorsi stradali. L'unico modo per rottamare o esportare un veicolo sottoposto a fermo è saldare tutti i debiti. Solamente in questo modo il demolitore potrà demolire il veicolo. Se intendi cancellare il fermo amministrativo su un veicolo a te intestato dovrai presentare i seguenti documenti:

  • provvedimento di revoca in originale (è il documento rilasciato dal concessionario della riscossione al momento del saldo del debito);
  • Certificato di Proprietà Cartaceo in originale oppure del certificato di proprietà digitale

4. Se mi arriva il fermo amministrativo devo essere avvisato

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Un altro errore molto comune: si pensa che il debitore debba essere avvisato con una comunicazione apposita quando viene iscritto il fermo amministrativo su un veicolo di sua proprietà. Come invece spieghiamo anche nel nostro articolo sul Fermo Amministrativo, Cosa fare e Come Toglierlo, per legge l’iscrizione del fermo amministrativo auto è preceduta da una comunicazione con raccomandata a/r che avvisa il debitore di provvedere al pagamento entro 30 giorni. È quindi sufficiente questo preavviso, il che vuol dire che si potrebbe circolare senza sapere che l’auto è stata bloccata.

5. Il fermo amministrativo scatta sull’auto con cui sono state commesse le infrazioni

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All’ultimo posto nella top five delle false notizie sul fermo amministrativo vi è la convinzione che il fermo amministrativo è iscritto sull’auto con cui sono state commesse le infrazioni al codice della strada, o su cui non sia stato pagato il bollo auto. Falso! Quando l’agente di riscossione iscrive il fermo amministrativo non necessariamente si tratta del veicolo con cui il contribuente ha commesso le infrazioni. Il fermo amministrativo può infatti essere iscritto su un qualunque veicolo di proprietà del debitore. È quindi insensato pensare che se non paghi il bollo auto e dopo qualche mese vendi l’auto acquistandone una nuova, il fermo amministrativo non si possa applicare sulla nuova auto.

Novità Fermo Amministrativo 2020

Come ha annunciato la stessa Aci, dal 1° gennaio 2020 la gestione delle pratiche relative al fermo amministrativo dei veicoli – quindi cancellazione della sospensione e cancellazione/revoca del fermo – viene effettuata dai Concessionari e dagli agenti per la riscossione solo e soltanto in modalità telematica, utilizzando l'applicativo Sw.

Tornando alle novità più importanti, le misure si applicano ai provvedimenti di revoca del fermo amministrativo emessi dai Concessionari della riscossione dal primo gennaio 2020. Pertanto, le cancellazioni con provvedimento di revoca datato ante 2020 dovranno continuare a essere effettuate su richiesta di parte e con il pagamento di 32 euro a titolo di Imposta di bollo. 

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