Costi di notifica multa: ecco come non pagarli

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Negli ultimi anni le spese di notifica delle multe stradali sono aumentate di quasi 3 euro, passando da 6,80 a 9,50 euro. Ma ecco come fare a non pagare più le spese di notifica delle multe

Notifica della multa, costo? Quasi dieci euro. Importo a cui va ovviamente aggiunto quello della multa stradale vera e propria. Dal 10 giugno 2019 Poste Italiane ha aumentato del 40% i costi di spedizione delle raccomandate comuni, cioè quelle che pesano meno di 20 grammi. Che in sostanza fa salire la tariffa da  6,80 a 9,50 euro. Un rincaro che, in alcune città, tra spese di notifica e di accertamento, porterà a una spesa tra i 18 e i 20 euro! Rincari paradossali, senza dubbio.

Ma a cosa sono dovuti i rincari delle notifiche delle multe stradali? La legge di bilancio 2019 ha reintrodotto la Can, cioè la comunicazione di avvenuta notifica: si tratta di una seconda raccomandata (senza ricevuta di ritorno) nella quale le Poste fanno sapere al destinatario di aver consegnato la multa a una persona diversa, che in quel momento si trovava in casa. E a questa bisogna aggiungere la Cad, cioè la raccomandata nella quale si avvisa che l’atto non è stato consegnato perché non c’era nessuno in casa.

Poste Italiane è quindi obbligata a spedire più verbali in tutta Italia, con un conseguente aumento delle spese, che si ripercuote sui cittadini.

Un aumento non indifferente, ma c’è una soluzione che ti permetterà di risparmiare.

Multe via PEC: annulla le spese di notifica

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Se proprio non ti va giù di pagare quasi 10 euro per vederti notificata una multa, sappi che c’è una soluzione che ti permetterà di annullare completamente le spese di notifica delle multe. Basta aprire una PEC, la Posta Elettronica Certificata! Niente carta, niente postino, niente ricevute di ritorno. E tanto risparmio per te!

Dal 1 febbraio 2018 infatti la Polizia Stradale può notificare la multa tramite PEC a tutti i cittadini che, in fase di contestazione o prima, hanno comunicato il loro indirizzo di Posta Elettronica Certificata. Come viene specificato all'interno della Circolare 300/A/1500/18/127/9 del Ministero dell’Interno del 20 febbraio 2018, le forze dell’ordine hanno l'obbligo di notificare le sanzioni al Codice della Strada in via prioritaria tramite Posta Elettronica Certificata.

In caso di notifica diretta e immediata, gli agenti di polizia sono tenuti a chiederti un indirizzo PEC valido a cui inviare la notifica della multa.

Anche se la PEC non è gratis, si tratta in realtà di un servizio molto economico. Ad esempio, con Aruba PEC potrai avere una PEC mail e inviare messaggi illimitati a partire da 5 euro + IVA l’anno!

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Multe via PEC: i Vantaggi 

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Se stavi aspettando solo il momento migliore per aprire una PEC, questi rincari di Poste Italiane potrebbero proprio essere l’occasione adatta. Ti stai ancora chiedendo quale conviene tra posta raccomandata o PEC?

Aprire una PEC ti permetterà di risparmiare sulle spese di notifica delle multe stradali che, lo ricordiamo, sono aumentate da 6,80 a 9,50 euro: un risparmio non indifferente, considerando che il costo di apertura e gestione di una PEC si aggira sui pochi euro all’anno.

Inoltre, aprire una PEC ti permetterà di risparmiare sulle spese di invio di qualsiasi raccomandata, ad esempio in caso di invio di contratto di locazione, disdetta del canone RAI, ricezione di fatture elettroniche e molto altro. Non dimenticare poi che i tempi di ricezione di una raccomandata tradizionale via Posta sono molto lunghi, nulla a confronto di una PEC, che è praticamente istantanea. 

In altre parole, oltre ai tanti vantaggi di aprire una PEC, possiamo ora aggiungere il risparmio delle spese di notifica della multa.

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È possibile notificarle sulla Pec dell'Ordine?

La normativa in vigore consente di notificare via pec le multe stradali quando l’indirizzo risulti essere stato comunicato dall’interessato, oppure rinvenuto nei pubblici elenchi per notificazioni e comunicazioni elettroniche.

Tuttavia, secondo il Garante della Privacy sussistono criticità, con riguardo alla privacy, nei casi di notifica via pec di verbali di infrazione al Codice della Strada, presso caselle utilizzate nell’ambito dell’attività professionale svolta dal trasgressore. Secondo il Garante, infatti, le multe inviate a indirizzi Pec di tipo professionale o aziendale non sarebbero legali. Il motivo alla base di questa precisazione è che un indirizzo di posta elettronica certificata professionale può essere consultabile anche da altre persone oltre all’intestatario della multa, per esempio da collaboratori o tirocinanti che abbiano l’autorizzazione ad accedere per motivi lavorativi.

Una multa via pec deve quindi essere notificata solo all’indirizzo personale dell’automobilista coinvolto, fornito al momento dell’infrazione, così da poter acquisire valore legale.

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