Al via le comunicazioni all'Agenzia delle Entrate per la cessione del credito da ecobonus o sismabonus alle imprese che hanno effettuato effettuato i lavori nel corso dell’anno passato. In questo modo il contribuente può beneficiare subito e in un’unica soluzione della detrazione riconosciuta per i lavori finalizzati al miglioramento energetico o alla riduzione del rischio sismico e non, come vuole la norma, in 10 rate annuali di pari importo. Previo accordo con le imprese o i fornitori, quindi, si può cedere loro il credito da ecobonus. Per farlo, si deve inviare tramite PEC all’Agenzia delle Entrate un apposito modello, che consente al cessionario del credito di poterlo utilizzare in compensazione o di cederlo a sua volta. Solo per gli incapienti, cioè i soggetti che si trovano nella no tax area, è anche possibile cedere il credere alle banche. Per il credito relativo ai lavori effettuati nel 2018 la comunicazione va fatta tra il 7 maggio e il 12 luglio 2019
Ecobonus, Come Cedere il Credito a Imprese e Banche

Le istruzioni per cedere il credito d'imposta da ecobonus o sismabonus 2018 a fornitori o istituti di credito
Ecobonus, Per Quali Lavori e a Chi si Può Cedere

La cessione del credito da ecobonus o da sismabonus è possibile sia per gli interventi sulle parti condominiali, sia su quelli realizzati sui singoli immobili. Il credito si può cedere ai soli soggetti collegati ai lavori, cioè:
- Fornitori di beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi;
- Soggetti privati, anche lavoratori autonomi, sempre collegati agli interventi;
- ESCo, ovvero le società di servizi energetici.
Solo per i soggetti che si trovano nella no tax area (lavoratori dipendenti con reddito inferiore a 8.000 euro, pensionati con meno di 8.125 euro e lavoratori autonomi con reddito inferiore a 4.800 euro) possono cedere il credito da ecobonus o sismabonus anche a istituti di credito e intermediari finanziari.
È esclusa, invece, la cessione ecobonus in favore di amministrazioni pubbliche.
Occorre sottolineare infine che fornitori e banche non sono assolutamente tenuti ad accettare la cessione del credito. Dal momento che, di fatto, la detrazione sarà resa loro disponibile a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono stati effettuati i lavori, è facile capire che per piccole imprese non sia conveniente.
Cessione Ecobonus, Tutti gli Adempimenti

Come abbiamo visto, la cosa fondamentale per la cessione ecobonus o sismabonus è trovare un accordo con i cessionari, ossia i fornitori, le ESCo o le banche (nel caso dei soggetti in no tax area) a cui viene ceduta la detrazione, che in alcuni casi potranno a loro volta cedere il credito. Una volta fatto questo, si può procedere con gli adempimenti burocratici:
- Scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate e compilare l’apposito modulo per la cessione del credito da ecobonus o sismabonus;
- Inviare il modulo compilato al Fisco tramite PEC o presentarlo agli sportelli. Per i lavori effettuati nel 2018, la comunicazione deve essere effettuata dal 7 maggio al 12 luglio 2019.
Tramite il modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate i contribuenti devono comunicare i dati utili al fine dell’agevolazione:
- La denominazione e il codice fiscale del cedente
- La tipologia di intervento effettuata
- L’importo complessivo della spesa sostenuta
- L’importo complessivo del credito cedibile
- L’anno di sostenimento della spesa
- I dati catastali dell’immobile oggetto dell’intervento
Il mancato invio della comunicazione rende inefficace la cessione del credito.
A questo punto è il turno del cessionario di accettare il credito ricevuto nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Il cessionario ha la possibilità di scegliere:
- Se cedere a suo volta in tutto o in parte il credito ricevuto;
- Se utilizzarlo in compensazione, a partire dal 5 agosto 2019.
Cessione Ecobonus, le Future Semplificazioni

Come abbiamo visto, il sistema di cessione del credito da ecobonus o sismabonus non è semplicissimo e questo non favorisce di certo gli scambi. Se n’è accorto anche il Legislatore, che ha deciso di renderlo più immediato. Il Decreto Crescita, infatti, contiene un’importante novità, ossia la possibilità per il proprietario di casa di ottenere direttamente il bonus sotto forma di sconto sui lavori e per le imprese di fruire del bonus direttamente dal mese successivo, sotto forma di credito d’imposta. È di fatto lo stesso meccanismo che si applica per l’acquisto di auto poco inquinanti o di scooter elettrici. Per l’entrata in vigore di questa novità, tuttavia, bisogna attendere la conversione definitiva in legge del decreto e i decreti attuativi.